26/01/09

Tecnologia: Mamma Mia!!

Tenetevi belli saldi perchè quello che state per leggere ha dell'impensabile. Non perchè stia per diffondere un allarmismo insensato, anzi, sto per darvi una notizia che sotto alcuni punti di vista sembrerebbe anche ottima. E' stata stilata dalla rivista New Scientist una lista delle invenzioni che entro il 2039 potrenno davvero vedere la luce. Siete curiosi??


1)Occhiali a Raggi-X : da quando ero piccolo io questo mito echeggiava insistentemente. Il sogno di chiunque, vedere attraverso le pareti e perchè no, anche sotto i vestiti. Bene a quanto pare utilizzando la tecnologia del "Whole Body Imaging", scanner a infrarossi, è possibile vedere attraverso cose e persone.


2)Materiali che si richiamano alle zampe dei gechi: impiegati per speciali guant e scarponi utilizzabili per arrampicarsi in perfetto stile "uomo ragno".


3)Traduttore istantaneo: tradurre simultaneamente da una lingua all'altra attraverso il riconoscimento degli accenti, che sarà sviluppato dai soldati USA in Iraq per comprendere meglio l'arabo.


4)Mantello invisibile: i ricercatori dell'Università della California a Berkeley avrebbero messo a punto un materiale che può piegare la luce intorno ad oggetti tridimensionali facendoli di fatto scomparire alla vista.


5)Dispositivo portatile curativo: che consentirebbe di visualizzare ipotetiche ferite o lesioni interne semplicemente puntantolo verso una persona.


6)Jet-pack: lo zaino che consente di volare. E' praticamente disponibile un prototipo che consente di rimanere in aria per diversi secondi, dal costo elevatissim. Gli scienziati vorrebbero svilupparne uno piu' economico e alla portata di tutti in mododa ridurre il tempo d'impiego da un punto ad un altro e il traffico nelle città.


7)Caricatore I-pod e cellulare umano: la carica avverrebbe grazie all'energia del corpo umano.


8)Branchie artificiali: per le immersioni sott'acqua (le sta sviluppando, dal 2001, un'azienda israeliana).


Insomma, cambiamenti necessari o semplicemente capricci scientifici?
Io penserei prima a trovare delle cure per le malattie terminali...

Fonte: Repubblica.it

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