11/09/08

Un arrivo imprevisto


Spero possiate immaginare lo stato d'animo di una donna sulla trentina ultra chic che compra un appartamento di 400 metri quadrati completamente sgombro? Ha lo stato d'animo entusiasta per la splendida casa, ha in mente milioni di mobili da posizionare, di vasi da comprare, sa già addirittura da che antiquario deve andare per mettere all'ingresso uno specchio barocco con splendide curve arzigogolate, poi però si accorge che i pavimenti sono tutti da rifare e che sulle pareti c'è una orribile carta grigia al cui confronto la casa di Rossella O'Hara è futurista. Ebbene miei cari, questo è precisamente quello che si sente mentre si scrive su di un blog appena aperto: si ha tanto spazio da riempire ( secondo voi il web si espande all'infinito come l'universo ? ) ma praticamente è tutto da inventare.


Di certo, il nostro sul web è un "arrivo imprevisto", imprevisto per noi, che da un momento all'altro, stanotte, mentre eravamo comodamente stravaccati sul letto, ci siamo catapultati a creare un blog dal nulla, e spero imprevisto per voi, come la signora anziana della porta accanto che sa tutto di voi, degli abitanti del palazzo, nonché del quartiere ( una sorta di maresciallo ), e che sa a che ora rientrare perché vi spia sempre dall'occhiello della sua porta, e che voi sperate di evitare ogni qualvolta uscite di casa la mattina, per evitare lunghi sproloqui sulla gravidanza della dodicenne del secondo piano, o sui capelli rossi dell'anziana attempata e svampita signora del terzo. Ci ho descritto bene come dei rompi coglioni, oppure no?


Penso che il termine arrivo descriva molto bene il tumultuoso movimento del mondo. Il genere umano va avanti grazie all' "arrivo" di nuovi pargoli, i pargoli crescono e "arrivano" negli asili e nelle scuole ( così le maestre non si ritrovano senza lavoro, beninteso loro sono "arrivate" tramite concorso nelle scuole ), poi ci si specializza, e si spera di "arrivare" nella vita, di autorealizzarsi, di fare il lavoro che più ci aggrada, sebbene qui l' "arrivo" si arresti ad un nostro desiderio, perché il mondo del lavoro oramai non ti fa "arrivare" da nessuna parte, nemmeno alla fine del mese ( a meno che non si faccia parte delle tante lobby di notai, figli di papà etc etc ).


Il termine imprevisto invece descrive proprio la vita. La vita è tutto un imprevisto, forse siamo nati per un "imprevisto", una particella ha girato e rigirato, fino a che non è riuscita a diventare massa e a dare origine all'universo ( la stanno cercando al Cern a Ginevra ) , oppure se non vi aggrada, vada per il "Creò il cielo e la terra, etc etc", basta che non mi fate nascere dal fango, non mi piace sentirmi apparentato ad una pozzanghera, come non penso sia piacevole per le donne sentirsi apparentate alla costola di un uomo: una si potrebbe chiedere se proviene dal lato sinistro o destro del corpo maschile, e là che cosa si risponde??

Poi se pensate alla macchina che va in panne nel bel mezzo del Labirinto di Minosse ( alias Salerno-Reggio Calabria ) quando si è diretti a farsi un bagno sulla favolosa costa del sud Italia, capite ancora meglio che la vita è un imprevisto, come è un imprevisto il monaco che incontrate è di fianco a voi mentre in farmacia chiedete un barattolo di vasellina, o una suora che si siede a fianco a voi nell'ufficio postale mentre state bestemmiando ad alta voce, sebbene in entrambi i casi il comprare la vasellina e il bestemmiare diano un gusto pazzesco.


Si, il nostro è proprio un arrivo imprevisto, ma come in tutte le buone comunità, ai nuovi arrivati si portano dolci, torte, regali, per dare il benvenuto. Qui siamo tutti a dieta, perlomeno si tenta, quindi niente pasticcini, se proprio un presente deve essere portato, io che ho il metabolismo potente quanto un acceleratore gravitazionale, accetto ben volentieri un cannolo siciliano, di quelli ripieni di ricotta fresca, altrimenti qualche stupefacente non eccessivamente dannoso per i nostri neuroni.


Direi che il trasloco è appena cominciato, si vanno a disfare i primi bagagli.


Vi aspettiamo per le visite, cortesemente in orari decenti, si ha una certa età qua, e di pomeriggio presto o si riposa, o ci prendono le crisi isteriche. Grazie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh si!!!
Semo arrivatiiiiiiiiiii!!!!
Bella st'apertura a Nì!!
E mo volemose tutti bene....

-Mr. AnAeStHeTiSt-